(Immagine di repertorio)
Nella notte è arrivato l’atteso richiamo caldo e con l’attivazione dei venti di caduta meridionali sono scoppiati, puntuali, numerosi incendi tra Palermo e provincia. Il palermitano, come spesso accade quando è presente l’effetto favonico, è stata infatti la zona più battuta dalle forti raffiche che hanno raggiunto localmente i 50-60 km/h. E così sono ben 32 i roghi segnalati in tutta la provincia di Palermo che hanno richiesto un massiccio intervento dei Vigili del Fuoco. Tra questi, il più vasto ha colpito ettari di terreno incolti nei pressi dell’area industriale di Termini Imerese; anche Palermo è stata interessata da due roghi (in via Ruffo di Calabria e in via Villini di Sant’Isidoro), altri incendi hanno colpito Villabate, Partinico, San Cipirello sulla strada provinciale 4 , a Bellolampo (ma senza interessare la discarica), a Trabia, a Marineo e a Campofelice di Roccella dove le fiamme sono state causate dall’esplosione di fuochi d’artificio. Purtroppo quest’ultimo episodio dimostra come, in presenza di forti venti meridionali, basti un niente per scatenare le fiamme e che questi sono quasi sempre il frutto di azioni dolose. Fortunatamente il momento peggiore è passato, le correnti meridionali sono in progressiva attenuazione e già dal pomeriggio avremo una rotazione delle correnti e conseguente calo delle temperature.
Articolo di Andrea Bondì
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