Alpi, una stagione sin qui da incorniciare

Buona sera amici, vogliamo parlarvi dell’ottimo periodo invernale che stanno vivendo le Alpi, attualmente ricoperte da uno spesso manto nevoso come non si registrava da anni.
photo_2018-01-22_10-36-14Se è vero che in pianura Padana, e in generale alle basse quote, l’inverno seguita a latitare a causa della mancanza del freddo e soprattutto delle piogge, sui rilievi alpini si susseguono ormai da tempo autentiche bufere di neve, accompagnate da venti spesso molto forti.
Queste condizioni si vengono a creare a causa del passaggio di veloci e ripetute perturbazioni atlantiche sul centro-nord Europa che, impattando sugli alti contrafforti montuosi alpini, trovano una barriera quasi insuperabile e quindi sono costrette a rallentare, fino quasi a fermarsi.
Questo fenomeno, noto col nome “stau”, impedisce quindi il normale scorrere delle perturbazioni che, concentrandosi sulle stesse zone per giorni, esacerbano le precipitazioni sul versante esposto.
photo_2018-01-22_10-36-14 (2)La zona che ha più beneficiato di abbondanti nevicate è stato il versante estero delle Alpi, in particolare quello francese, quello svizzero e quello austriaco, dove attualmente si registrano accumuli di oltre 5 metri. Rappresentativi sono i 650 cm della località svizzera Crans-Montana, i 450 cm dell’austriaca Tiroler Zugspitz Arena e i 400 cm della francese Peisey-Vallandry.
Quelle che in Italia sono giunte come burrasche di ponente e maestrale, spesso senza precipitazioni degne di nota, sul versante nord-ovest delle alpi si sono trasformate in tempeste di neve e accumuli che hanno superato i 2 metri in 24 ore.
Il versante italiano è risultato un po’ ai margini di questo exploit nevoso a causa della posizione sfavorevole alle correnti di provenienza nord-occidentale. Tuttavia anche i nostri versanti hanno avuto la loro occasione e ad oggi possiedono un ottimo innevamento.
Sul versante italiano la configurazione atmosferica necessaria per l’instaurazione di abbondanti nevicate consiste in un affondo perturbato sulla penisola iberica che richiama forti e umide correnti di libeccio o scirocco; in questa situazione la maggior parte del territorio italiano possiede solo temperature miti e vento forte, ma quest’ultimo, andando ad impattare contro il versante sud delle Alpi, sprigiona il suo carico umido e lo converte in abbondanti piogge sulla zona prealpina e forti nevicate sopra i 1200-1400 metri.
photo_2018-01-22_10-36-45Località come Sestriere, Cervinia e Courmayeur registrano attualmente circa 350 centimetri di neve in quota, la gran parte caduta nel forte episodio nevoso che ha coinvolto tutto il versante sud delle Alpi nei primi giorni del mese di Gennaio, proprio grazie alla configurazione descritta in precedenza.

Insomma, in questo inverno sin qui abbastanza mite e avaro di piogge l’unica consolazione sembra essere quella del ritorno in grande stile della neve sulle Alpi, per la gioia di sciatori, albergatori e appassionati.

 

Articolo di Giuseppe Visalli
© Meteopalermo.com

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