Clamorosi aggiornamenti modellistici: il gelo punta l’Italia, Sicilia compresa!

Buonasera cari lettori di MeteoPalermo.
In questi giorni la nostra penisola continua a sperimentare valori simil primaverili dovuti alla presenza di un campo mobile di alta pressione di natura sub-tropicale, tuttavia (come paventato dal nostro ultimo editoriale di giorno 8) cominciano ad intravedersi finalmente i primi sentori di cambiamento grazie ad uno stravolgimento della circolazione atmosferica.
1Nell’emisferica allegata, riferita alle ore centrali della giornata di sabato 16 gennaio, trova conferma un deciso split del vortice polare che tende a dividersi in più lobi.
Tale azione favorisce la discesa di aria fredda, o gelida, da latitudini più settentrionali fin verso l’Europa meridionale, Italia compresa.
Per l’instaurarsi di una configurazione invernale alle nostre latitudini occorrono altre variabili in gioco.
Una delle più importanti è proprio l’alta pressione delle Azzorre, che estendendosi dal basso oceano atlantico fin verso l’Islanda non farà altro che attivare i cosiddetti scambi meridiani, impedendo l’ingresso di depressioni atlantiche in Europa e favorendo per l’appunto la discesa di noccioli d’aria gelida in quota fin verso il bacino centrale del mediterraneo.
Le ultimissime emissioni modellistiche evidenziano finalmente un sostanziale cambio di pattern e confermano con probabilità medio-alte ciò che scrivevamo nell’ultimo editoriale, ovvero l’instaurarsi del blocking atlantico. Attualmente sussiste una grande confusione modellistica, con evoluzione che cambia quasi di run in run (cioè di emissione in emissione) soprattutto nei pannelli del modello americano GFS. La nostra esperienza ci insegna però che durante il periodo invernale, uno dei modelli che gode di performance superiori è l’Europeo ECMWF.
Nei prossimi giorni, l’azione congiunta della wave aleutinica ( Alta pressione aleutinica ), atlantica ( Alta pressione delle Azzorre ) ed Asiatica permetterà di portare importanti flussi di calore al polo, favorendo cosi l’innesco di un imponente irruzione d’aria artica verso l’Europa.
L’italia sembra essere uno degli obbiettivi della prevista fase invernale. Diverse sono le dinamiche mostrate dai vari Global Model, ma volendo dare più credito all’Europeo ECMWF che continua a perseverare verso un’unica strada, le danze potrebbero aprirsi già tra venerdì 15  e sabato 16 ( primo step ), quando la wave atlantica tenterà di ergersi fin verso l’Islanda richiamando lungo il suo bordo orientale la prima colata d’aria artica con ingresso dalla porta del Rodano, innescando la prima depressione sui nostri mari favorendo una recrudescenza dell’instabilità annessa ad un primo calo delle temperature che tenderanno a portarsi nella media o leggermente sotto.
Il secondo step, ovvero quello del 17-20 potrebbe essere quello più favorevole per noi.
Tutto dipenderà dall’asse dell’alta pressione atlantica. Se questa dovesse piegare verso nord-est, ovvero portandosi verso la Scandinavia, non farebbe altro che innescare un richiamo d’aria artico-continentale (Quindi parliamo d’aria gelida russo-siberiana ). In tal frangente si creerebbero le condizioni ideali per nevicate a bassissima quota anche sulla nostra isola visto che in quota si verificherebbe il primo tracollo dei geopotenziali e l’arrivo di termiche gelide anche nei medio e bassi strati, proprio come evidenziato nella mappa qui sotto che mostra l’arrivo di una -8°C ad 850 hpa ( circa 1400-1500 metri di quota ).
2Come scritto giorno 8 non siamo amanti del sensazionalismo e quindi se vi proponiamo l’analisi degli ultimi aggiornamenti, annunciando di fatto per la fine della prossima settimana l’arrivo di freddo intenso e neve a quote basse o molto basse, vuol dire che siamo convinti dell’impianto generale in essi presentato.
Non solo, seguiamo la situazione globale già da tantissimo tempo e in tempi non sospetti avevamo già captato il cambiamento proprio per questo periodo, il 7 Dicembre scrivevamo:

Il freddo, quello vero, sarà confinato, almeno per il mese di Dicembre e, forse per la prima settimana di Gennaio, nelle regioni polari, mentre alle medie latitudini, quindi nel Mediterraneo, saranno soventi rimonte anticicloniche interrotte, specie nell’ultima decade del mese da possibili fasi perturbate mediamente fredde che coinvolgeranno in particolar modo il medio adriatico e il centro-nord.
Successivamente, con l’inizio del nuovo anno, il cambiamento a livello atmosferico potrebbe essere prorompente con lo sfondamento alle medie latitudini di parte del serbatoio gelido che va inesorabilmente gonfiandosi. Come ben sapete tale analisi si spinge sul lungo termine, serviranno quindi ulteriori conferme.

Quelle conferme sono arrivate, è il momento di accogliere l’inverno.
Ai prossimi aggiornamenti.

Articolo di Raffaele Di Dato & Nicola Sacco
© Meteopalermo.com

 

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