Alta pressione in grande spolvero, fino a quando?

Saluti a tutti dalla redazione di MeteoPalermo. La prima decade di Dicembre in Sicilia è stata caratterizzata da un inizio piuttosto piovoso, vedi giorno 1 dicembre, con una depressione made in Italy piuttosto profonda che andandosi ad instaurare nei pressi della Libia ha successivamente interessato anche parte delle regioni centro-meridionali, Sicilia compresa.
Il trend piovoso ha continuato a prediligere le aree centro-occidentali isolane ove si sono registrati accumuli anche superiori ai 100/120 mm mensili specie nel palermitano. Le piogge a carattere localizzato hanno anche interessato parte della Sicilia centro-orientale, specie tra Iblei e settore etneo orientale.ISOBARE

Ma cosa sta succedendo in queste ore? 
Un vasto promontorio di alta pressione di chiara matrice sub-tropicale continua a proteggere l’intero comparto Europeo dagli attacchi freddi settentrionali. Il blocco alto-pressorio denominato ad “OMEGA” per la forma assunta, funge da scudo, deviando le saccature nordiche a carattere freddo verso il comparto balcanico, ove in queste ore si stanno verificando estese gelate fin dalle basse quote e delle nevicate diffuse. Mentre in Italia, nonostante la presenza dell’alta pressione, l’indiscussa protagonista risulta essere la “nebbia”, con particolare interessamento della Pianura Padana, essendo la regione più soggetta a questo tipo di fenomeno, specie in presenza di forti inversioni termiche proprio durante la stagione invernale in regime alto-pressorio. Le regioni centro-meridionali a tratti godono di maggiori spazi più soleggiati, anche se vengono intervallati dal passaggio di banchi nuvolosi medio-bassi in entrata dal mare.
Tuttavia negli ultimi giorni non sono state segnalate particolari situazioni di criticità vista la mancanza di elementi fondamentali favorevoli alla formazione di insidiosi vortici ciclonici.
E l’inverno quando tornerà?
Sicuramente molti di noi ci siamo già posti questa domanda. Se ricordate bene, la prima decade di dicembre, così come la seconda talvolta, sono state capaci di regalarci le prime botte gelide invernali negli ultimi anni.
Cosa è cambiato quest’anno?
Volendo analizzare la sinottica a livello emisferico, dalle alte latitudini, si scorge la presenza di un ” Vortice Polare” piuttosto compatto. Fattore ben evidenziato dall’indice teleconnettivo “AO” che viaggia verso territori prettamente positivi ( Indice che misura la forza del VP ). Ciò sta favorendo la risalita dell’imponente struttura anticiclonica sull’Europa, mentre come evidenziato nella carta sinottica ECMWF a 500hPa, il gelo e la neve tendono ad interessare il comparto balcanico e penisola greca.
Tuttavia per i prossimi giorni non sono attesi cambiamenti sostanziali, con alta pressione ancora defilata sull’Europa centro-occidentale e correnti fredde che continueranno a prediligere l’est europeo.
Quando dovrebbe cambiare qualcosa?
A cavallo della terza decade di dicembre, con il fisiologico invecchiamento dell’alta pressione, potremmo assistere ad un primo lieve cambiamento in sede europea.
La possente azione del VP “canadese” potrebbe favorire l’ingresso di modesti cavetti d’onda ( modeste aree d’instabilità legate al flusso atlantico ) attraverso la porta del Rodano, interessando in misura maggiore le regioni centro-settentrionali italiane e l’arco Alpino, in un contesto di variabilità a tratti più compatta anche lungo le regioni del basso versante tirrenico.
Mentre un vero e proprio cambio circolatorio rispetto al pattern attuale potrebbe avvenire a ridosso delle festività natalizie.
Sicuramente nei prossimi aggiornamenti vi forniremo maggiori dettagli.
Articolo di Raffaele Di Dato
©Meteopalermo.com

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