Buon pomeriggio a tutti dalla redazione di MeteoPalermo. Vi abbiamo parlato nei giorni scorsi di un avvio d’anno all’insegna della dinamicità e di una nuova più intensa perturbazione che ci avrebbe interessati per l’Epifania, e ora che siamo alle porte di quest’ultima festività natalizia ci troviamo a confermare ampiamente la nuova seppur breve fase fredda (moderata) che si appresta a raggiungerci.
Negli ultimi due giorni l’elemento dominante è stato il vento nelle componenti occidentali (Ponente) e meridionali (Libeccio) che ha portato ad un generale aumento delle temperature fin su valori autunnali, soprattutto nella giornata odierna dove si sono toccati e in diversi casi superati in molte zone i +20° C, in un contesto più o meno variabile specie nella giornata di Lunedì che ha visto precipitazioni a macchia di leopardo.
Situazione attuale ed evoluzione
Dalla notte tra il 5 e il 6 Gennaio la situazione però è nuovamente destinata a stravolgersi. Come possiamo vedere dallo scatto satellitare opportunamente rielaborato, un vortice di bassa pressione stazionario sulla Gran Bretagna ha dato impulso a una nuova perturbazione affondata nelle ultime ore sulla penisola iberica e che ha spinto aria moderatamente fredda verso il cuore del mediterraneo. Nelle prossime ore le masse d’aria più fredda saranno spinte verso Est dall’azione dell’Anticiclone Azzorriano con conseguente traslazione del nucleo perturbato verso la nostra penisola. Proprio dalla notte gli effetti inizieranno a percepirsi sulla Sicilia quando, in un primo momento, verranno richiamate correnti umide meridionali; tale richiamo comporterà un progressivo peggioramento delle condizioni atmosferiche determinato dal passaggio pre-frontale da Sud/ovest, inizialmente sui settori occidentali e meridionali e nel corso della mattinata sugli altri settori, con rovesci diffusi e senza escludere dei locali temporali. Le precipitazioni più intense insisteranno con molta probabilità su trapanese, agrigentino e settori centrali, mentre il palermitano e parte del settore tirrenico potrebbero risultare più riparati a causa delle correnti in quota.
Instabilità diffusa potrà proseguire fino al pomeriggio/sera di Mercoledì, momento dal quale l’aria fredda inizierà ad affluire con maggiore vigore provocando un sensibile calo termico: si consideri che alla quota di 850 hpa (1400/1500 mt circa) si passerà da +8°C attuali 
ai +1/2°C della sera/notte tra il 6 e il 7, portando le temperature in pianura a scendere localmente di poco sotto i +10°C. Ad acuire la sensazione di freddo contribuirà il vento, dapprima di Ponente e successivamente il Maestrale che soffierà teso sul settore tirrenico (fino a 50/60 km/h) battendo le coste settentrionali dove i mari risulteranno agitati già dal pomeriggio di Mercoledì. Ma il cambiamento sarà notevole anche in quota, dove un nucleo freddo (seppur poco strutturato) innescherà diffusa instabilità sul basso Tirreno, favorendo un cambio di circolazione (ora da Nord/ovest) che spingerà rovesci diffusi ma intermittenti soprattutto sul settore tirrenico ma anche sui settori centrali; più riparati in questo caso i settori meridionali e orientali. Il momento “clou” sarà nella notte tra Mercoledì e Giovedì, quando saranno possibili temporali e anche locali fenomeni grandinigeni e il ritorno della neve sui rilievi a partire dai 1200/1300 mt di quota (con discreti accumuli su Madonie, Nebrodi e Peloritani).
Il tutto tenderà tuttavia a esaurirsi molto rapidamente: sebbene molta instabilità continuerà a caratterizzare la giornata di Giovedì, già dal pomeriggio del 7 il nucleo freddo continuerà ad allontanarsi verso Est provocando un nuovo e deciso aumento delle temperature già dalla sera e che si concretizzerà nelle giornate dell’8 e del 9, in cui assisteremo a un break alto-pressorio ma che tuttavia potrebbe avere breve durata. Ma di questo vi parleremo nei prossimi aggiornamenti.
Articolo di Andrea Bondì
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