Frane, crolli e smottamenti: il maltempo non molla la Sicilia

 

Sp54 pressi Collesano

Sp54 pressi Collesano


Per capire quanto il clima e la meteorologia siano imprevedibili basta andare indietro di un anno e ricordare i mesi di gennaio e di febbraio del 2014: la stagione invernale 2013-2014, infatti, è stata una delle meno generose in termini di precipitazioni dal 2010. In aggiunta a ciò, la neve ha fatto la sua comparsa sporadicamente a quote superiori ai 1500 metri e gli invasi idrici della nostra regione ne hanno risentito in particolar modo durante l’estate.
Nonostante le medie pluviometriche siano risultate in media soprattutto nelle zone tirreniche, maggiormente esposte alle precipitazioni, le zone interne hanno visto accumuli inferiori rispetto alle suddette zone e ciò non ha contribuito al totale colmamento dei bacini idrici.
A un anno di distanza, la natura ha voluto capovolgere la situazione e dall’inizio del 2015 la nostra regione ha vissuto un lungo e duraturo periodo piovoso, a tratti particolarmente freddo, che nel complesso è risultato sovente sottomedia.
La stagione invernale è ancora in corso e, dato l’andamento fin qui osservato, questa fase instabile e piovosa potrebbe ancora continuare per alcune settimane. Al di là delle previsioni, al momento solo probabilistiche, di quanto potrà accadere da ora in avanti, si possono già tirare le somme sulle ultime ondate di maltempo che hanno interessato la nostra regione e, nello specifico, la nostra provincia.
Partiamo innanzitutto dai dati in nostro possesso (ovvero i dati raccolti grazie alle stazioni della nostra rete di rilevamento) e da quelli forniti dall’Ufficio Idrografico Regionale: nella città di Palermo, dall’inizio dell’anno, sono caduti in media circa 300 mm di pioggia, con valori che oscillano, in base alle zone, da 250 mm fino anche a 350 mm nelle zone periferiche (es: a ieri 343 mm in via Leonardo da Vinci e 341 mm in Piazza Villagrazia). Si consideri che la media annuale per la nostra città e’ di circa 700 mm. Questo dovrebbe già fornire un’idea degli accumuli registrati dall’inizio dell’anno. Lungo la costa settentrionale i dati delle nostre stazioni di Bagheria (220 mm Bagheria bassa e 270 mm Bagheria centro), Termini Imerese (193 mm) e Cefalù (146 mm) ci mostrano come la parte orientale della nostra provincia sia stata meno colpita in termini di accumuli pluviometrici. Diversa invece risulta la situazione nell’entroterra dove i millimetri di pioggia accumulati in questo caso oscillano tra 200 e 400: le zone che hanno ricevuto i maggiori apporti sono quelle al confine con la provincia di Agrigento.
In questo caso ha senza dubbio influito il fatto che in diverse occasioni la neve ha fatto la sua comparsa con accumuli già a partire da quote di medio-bassa collina, fattore che incide notevolmente sulla stima reale della quantità di precipitazioni rilevata dagli strumenti di raccolta.
Anche la Sicilia orientale ha vissuto, a fasi alterne, periodi molto piovosi con accumuli pluviometrici e nivometrici (soprattutto sui Nebrodi e sull’Etna) significativi.
Per quanto un tale scenario non presenti carattere di eccezionalità, occorre rilevare che il rapido susseguirsi di ondate di maltempo e l’assenza di periodi caratterizzati da maggiore stabilità hanno fatto sì che le piogge, pur non presentandosi sottoforma di rovesci o nubifragi, localizzandosi su determinate zone, hanno indebolito il nostro territorio. Come conseguenza i terreni hanno iniziato a cedere, ormai saturi di acqua piovana, e numerose sono state le criticità che hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco e dell’ANAS a partire dallo scorso fine settimana: l’elenco delle frane e degli smottamenti è cresciuto giorno dopo giorno. Tra Bisacquino e Campofiorito, nei pressi di Corleone, il cedimento di un costone roccioso ha costretto il sindaco di Bisacquino a firmare quasi 30 ordinanze di sgombero per altrettante case soggette al rischio di crollo. Numerosi sono stati gli interventi da parte dell’ANAS lungo le strade statali 188, 118 e 121 a causa di continui cedimenti delle pareti rocciose nei pressi delle carreggiate. Problemi alla viabilità anche sulla A19 Palermo-Catania tra Caltanissetta e Enna a causa della caduta di massi lungo la carreggiata nei pressi della galleria “Scaldaferro”. A Bolognetta si segnala l’interventto dei vigili del fuoco a causa dello scivolamento di 4 villette nella zona di Baglio degli Ulivi verso valle, così come altri interventi si sono resi necessari a Marineo, dove una voragine creatasi all’ingresso del paese ha inghiottito due automobili, e a San Giuseppe Jato, dove è crollata una palazzina fortunatamente disabitata. Situazione devastante anche sulle Madonie dove arterie fondamentali per il traffico veicolare della zona sono letteralmente collassate e, conseguentemente, momentaneamente (speriamo) chiuse: frane a Gangi, Alimena, Caltavuturo, Collesano. Smottamento di dimensioni significative sulla SP54 tra il Pomieri e Piano Battaglia (km22).
La situazione, dunque, appare critica e le previsioni non sono ancora rassicuranti: altre piogge sono attese tra la giornata di oggi e poi, forse, dall’1 marzo avremo qualche giorno di stabilità. Tuttavia, ma ancora è presto per sbilanciarsi, una nuova fase di instabilità potrebbe interessare la nostra regione a partire dal 5 marzo ma su questo è bene aspettare i prossimi aggiornamenti.

Articolo di Giuseppe Bondì
© Meteopalermo.com

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