Torrenti in piena: cause e pericoli tra i meandri vallivi

E’ passato poco più di un mese dalla terribile tragedia avvenuta sul Torrente Raganello nel Parco nazionale del Pollino, in Calabria, che ha visto la morte di 10 persone, dei  44 escursionisti che stavano svolgendo  attività sportive all’ interno delle  gole torrentizie . Il tutto è avvenuto  nel tratto di monte dove le  gole risultano profonde e si restringono fino a pochi metri e le pendenze molto accentuate non hanno dato loro scampo.

Ma Cosa è successo in quel tratto di torrente?

Le piogge brevi e intense hanno creato  un’onda di piena, che percorrendo  l’alveo del torrente con notevole velocità ed energia, ha trasportato con se  detriti provenienti dal letto del fiume e dalle pareti e in pochi minuti ha spazzato via tutto ciò che lo circondava. Queste tipologie di  piene improvvise, normalmente  concentrate  nei periodi che vanno da Novembre e Marzo, che si abbattono  in piccoli spazi e molto  rapide  si chiamano flash floods  e colpiscono spesso i piccoli bacini idrografici, con altezze dell’ onda di piena che possono raggiungere anche i 2-3 metri.  L’energia che sprigionano queste piene, a volte portano con se anche valanghe di detrito (debris avalanches) o colate di fango (mud flows).

Esistono svariati  termini  che possiamo trovare per  descrivere queste incisioni profonde, e spesso sono utilizzati per delineare  il medesimo luogo, ma in realtà possiamo fare una distinzione più precisa e distinguerle in:

Valli: depressioni di origine  naturale che si estendono fra due pendici montuose che scendono verso mare o un corso d’acqua. Abbiamo valli di origine glaciale con la tipica forma a U e valli di origine fluviale a forma di V

Le Valli glaciali si formano per il lento ritirarsi dei ghiacciai, che sciogliendosi, lasciano il posto ad una vallata con versanti poco acclivi a fondo piatto (forma ad U)

Le valli fluviali sono originate dall’ erosione dei fiumi e presentano versanti acclivi, accidentati e con fondo stretto (tipica forma trasversale a V)

Orridi: Sono profonde incisioni vallive scavate nella roccia, scoscese  e dirupate, dovute alla resistenza opposta dalle  ripide pareti di roccia provocate dai torrenti,  che un tempo scorrevano sul fondo del ghiacciaio che occupava interamente  la valle. Si possono trovare una serie di grandi cavità subcircolari, separate da stretti e tortuosi cunicoli, nicchie e scanalature prodotte dai vortici violenti di cascate d’acqua.

Forre: incisioni vallive a pareti subverticali, strette e profonde. Le forre si formano quando l’erosione fluviale è a forte componente verticale, ed è la parte predominante del modellamento del corso d’acqua. Sono  numerose le forre che si formano  lungo il gradino terminale delle valli sospese  delle  aree glaciali.
Gole: si creano dall’ evoluzione delle  forre,  sono  valli  strette  e profonde  dai versanti molto  ripidi.
In Sicilia tra le maggiori e più spettacolari gole abbiamo quelle dell’ Alcantara, che presentano pareti verticali e a strapiombo e sono attraversate dalle acque gelide del  fiume  Alcantara. La caratteristica di queste gole,  è che si sono realizzate negli ultimi 8000 anni  per raffreddamento della lava che a contatto con le acque del fiume,  hanno creato pareti a forma di prismi basaltici e strutture  asimmetriche. Questi  prismi basaltici, si estendono per un tratto di circa 400 metri, stretto e con pareti alte fino a 50 metri.

 

Canyon: Espressione  anglo- americana, che deriva del termine spagnolo cañon. Rappresentano incisioni vallive  molto profonde  a versanti ripidi, solcati  da un grosso alveo fluviale,  in corrispondenza di strati rocciosi molto spessi  a  giacitura sub-orizzontale (struttura tabulare). Tipico è l’andamento sinuoso dei suoi meandri, dovuto  anche alla predominante componente verticale dell’ azione erosiva del fiume.  Lungo i versanti dei canyon troviamo spesso una gradinata rocciosa naturale, creata dalla degradazione meteorica e dal dilavamento, che colpisce gli stati rocciosi più “teneri” rispetto a quelli a maggiore resistenza. Si ha così una successione di strati, a diversa resistenza, che formano dei terrazzi naturali. Negli USA troviamo i  più spettacolari canyon scavati nell’altopiano del Colorado  come il Grand Canyon e il Bryce Canyon.

Share this post:

Related Posts

Comments are closed.