Buon pomeriggio cari lettori di MeteoPalermo, finito gennaio (in sostanziale media termometrica), passati i “giorni della merla”, il 2018 è stato sin qui avaro di eventi degni di nota.
Se è vero che quello che stiamo vivendo dovrebbe essere il periodo più freddo dell’anno, non c’è un solo elemento climatico che, almeno sulla nostra regione, possa farci pensare che siamo a febbraio, fatta eccezione per gli ultimi due giorni che hanno riportato le temperature in media col periodo, o poco sotto, e piogge generalmente moderate ed in rari casi davvero corpose.
Tuttavia, statisticamente restano ancora 45 giorni di tempo per poter avere condizioni di stampo invernale, instabilità e (si spera) precipitazioni abbondanti in grado di tamponare la grave siccità che ci affligge da oltre un anno.
Già da domani 5 febbraio e per almeno tutta la prossima settimana i modelli matematici inquadrano una
La situazione barica attesa per lunedì 5/02, che evidenzia l’area depressionaria in sede iberica mentre la nostra isola si troverà sul bordo più orientale.
configurazione barica a livello europeo che, se confermata, porterà le tanto attese precipitazioni; non mancheranno però nuove altalene termiche dovute, ancora una volta, agli incalzanti venti meridionali.
Questo a causa di una bassa pressione semistazionaria sulla penisola iberica che convoglia masse d’aria fredda a ovest dell’Italia ma che, trovando una robusta alta pressione sull’Atlantico, scivolano secondo una direttrice NE-SW lambendo appena il nord Italia e interessando più da vicino i paesi del nord Europa. Il nostro paese, pertanto, si troverà sul bordo orientale di questa saccatura fredda e risulterà più esposto ai “richiami umidi” che si genereranno reiteratamente sul bordo della lacuna barica ispanica. Andiamo con ordine nel dettaglio previsionale.
Lunedì 5 febbraio: al mattino avremo iniziali condizioni di stabilità su tutta la regione e temperature molto basse grazie all’inversione notturna favorita da cieli tersi e assenza di venti.
Nel corso della giornata si attiverà nuovamente lo scirocco, dapprima debole ma con tendenza al rinforzo già dalla notte al quale si collegherà un deciso aumento della nuvolosità foriera di precipitazioni soprattutto nelle zone centro –meridionali. Non si escludono precipitazioni lungo le coste settentrionali della regione a partire dalla tarda serata. Mari: moto ondoso in nuovo aumento dal pomeriggio soprattutto tra il Canale di Sicilia e lo Ionio. Temperature: lieve aumento, soprattutto nei valori minimi.
Martedì 6 febbraio: in uno scenario simile alla giornata di lunedì, anche martedì le condizioni del tempo rischiano di alternarsi durante il corso della giornata. Questa volta le precipitazioni interesseranno le estreme aree occidentali (trapanese in primis) e più marginalmente le aree interne. La ventilazione dai quadranti meridionali non favorisce, di norma, le aree sottovento e dunque pur non escludendo qualche breve piovasco nell’arco dell’intera giornata, le coste settentrionali siciliane non dovrebbero vedere precipitazioni di rilievo. Proprio sul nord dell’isola lo scirocco soffierà nuovamente in maniera sostenuta e le temperature, soprattutto nei valori massimi, si avvicineranno di giorno a +16°/18°C. Mari: moto ondoso in ulteriore aumento, risulteranno molto mossi o agitati i mari a ovest dell’isola, mossi i restanti mari.
Mercoledì 7 febbraio: in un contesto sempre ventoso, assisteremo a una parziale rotazione dei venti che si disporranno da libeccio e contribuiranno a scalzare l’aria mite sciroccale favorendo una diminuzione delle temperature e l’arrivo di qualche precipitazione sulle zone nord-occidentali dell’isola. Contestualmente, l’area di bassa pressione semi-stazionaria sulla penisola iberica inizierà a traslare verso est e questo andrà accentuando l’instabilità sul nostro paese. I mari risulteranno ancora molto mossi o agitati e le temperature si assesteranno su valori più consoni al periodo.
Tendenza per la seconda metà della settimana:
l’approfondimento della saccatura iberica tra Spagna e nord Africa potrebbe spingere masse d’aria molto umida a risalire verso la nostra regione. Ciò potrebbe comportare una ciclogenesi intorno ai mari italiani con possibilità di formazione di fronti nuvolosi in grado di portare precipitazioni compatte anche sulla nostra regione.
Vista la grande distanza temporale, sarà opportuno rimandare ogni previsione ai prossimi aggiornamenti.
Articolo di Giuseppe Bondì
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