Da oggi si apre la settimana di Ferragosto, il periodo più amato dai vacanzieri e proprio in concomitanza con l’avvio di questa settimana prende il via una nuova ondata di calore, la quale con molta probabilità si rivelerà la più intensa e duratura dell’estate.
Responsabile sarà come sempre il temibile Anticiclone Africano il quale, contrariamente al mese di Luglio si eleverà con maggiore convinzione su tutto il bacino del Mediterraneo mettendo su radici decisamente più solide.
Come ci mostra la mappa, l’alta pressione riceverà alimentazione da correnti molto calde di estrazione sub-tropicale, le quali saranno richiamate con continuità grazie anche all’azione del Vortice Nord-Atlantico posizionato sulle Isole Britanniche il quale fungerà da vera e propria “calamita”.
Che tempo ci aspetterà quindi in questa settimana e per il giorno di Ferragosto?
Dal punto di vista meteorologico ci sarà ben poco da dire, avremo una settimana all’insegna del sole con cielo sereno e sgombro da nubi per gran parte della settimana. Il cielo risulterà spesso lattiginoso a causa della presenza di sabbia in sospensione il che renderà fra l’altro difficile l’osservazione delle Perseidi dalle località pianeggianti.
Dal punto di vista termico il caldo sarà intenso specie nelle aree interne con punte di 37/38° che si raggiungeranno mercoledì 13 Agosto giorno in cui il caldo raggiungerà il suo culmine.
Lungo la fascia costiera avremo qualche grado in meno ma i tassi di umidità saranno decisamente elevati rendendo il caldo afoso e spesso opprimente in particolar modo nelle ore successive al tramonto.
Nella giornata di Ferragosto assisteremo ad una leggera contrazione dell’alta pressione, il cielo si manterrà sereno salvo il passaggio di velature e di nubi alte e stratificate. Farà un pò meno caldo lungo la costa pur con tassi di umidità ancora piuttosto elevati, mentre nelle aree interne seguiterà a fare molto caldo con punte di 36° nel nisseno e agrigentino.
Solo a partire dal 17 Agosto inizierà ad affluire aria meno calda dai quadranti settentrionali favorendo così un’attenuazione della calura ma ne riparleremo.
Articolo di Stefano Albanese
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