La seconda decade di Maggio si appresta a chiudersi e la principale sensazione che emerge, almeno per quanto riguarda il nostro Paese, è che la primavera, dal punto di vista termico, voglia giocare a fare l’estate prematuramente.
Osservando l’elaborazione grafica basata sul modello di calcolo CFSv2 fornito dal National Centers for Environmental Prediction emerge un’Europa divisa in 2.
Fonte: WeatherBell
La causa di tutto ciò è dovuta alla presenza di scambi meridiani molto accentuati che hanno consentito la risalita di masse d’aria molto calda soprattutto in sede iberica e sul sud dell’Italia.
Di conseguenza anomalie termiche positive sono state registrate su tutta l’Europa occidentale e meridionale con valori in media superiori di 1-2 gradi rispetto alla norma (fino a 3 gradi fra la Spagna e la Francia)
Per quanto riguarda l’Italia, come accennato, il sud e la Sicilia sono risultate le aree più calde con temperature medie al suolo superiori alla norma di circa 1,5 °C.
Ad incrementare tale scarto ha contribuito sicuramente l’ultima avvezione calda che sulla Sicilia ha fatto raggiungere valori davvero notevoli come quelli registrati su Catenanuova (+38.3 °C).
Anche la Pianura Padana dal canto suo ha registrato temperature più calde della norma (fino a 2°C in più) questo grazie ad una maggiore influenza anticiclonica che, insieme all’orografia, ha permesso l’accumulo di aria più calda nei bassi strati e il raggiungimento di temperature in alcuni casi vicine ai +30°C.
Indice NAO
Andando ad est abbiamo assistito al rovescio della medaglia, con l’incursione di masse d’aria molto fredda proveniente dalle estreme latitudini settentrionali che hanno fatto piombare soprattutto l’aria siberiana, la Russia e parte della penisola scandinava in un’inverno tardivo.
Proprio in queste aree abbiamo registrato temperature fino a 6-7 gradi inferiori alle medie stagionali come si evince chiaramente dalla carta e diffusamente fino a 1-3 gradi in meno su tutta l’Europa orientale.
CONSIDERAZIONI FINALI SUL LUNGO TERMINE
Esaminando i principali indici teleconnettivi emerge una situazione a livello atmosferico non stabile seppur con anomalie termiche ancora positive.
Gli indici NAO e AO in campo decisamente negativo evidenziano come non vi sia attualmente la presenza di un campo anticiclonico stabile e ben strutturato in area mediterranea favorendo di fatto ulteriori possibili scambi meridiani grazie anche ad un flusso occidentale piuttosto debole.
L’incognita è data piuttosto dalla traiettoria delle masse d’aria, poichè un altro indice teleconnettivo, il PNA che misura le differenze a livello barico fra l’Oceano Pacifico e gli USA, in futura possibile fase lievemente negativa, potrebbe evidenziare una significativa seppur moderata attività depressionaria sull’Atlantico e conseguente richiamo di masse d’aria calda sul Mediterraneo.
L’estate dal punto di vista termico sembra insomma voler giocare d’anticipo, tuttavia la mancanza di una struttura solida anticiclonica tipica dei mesi estivi potrebbe rappresentare un’insidia non solo per il mese di Maggio ma anche per parte del mese di Giugno, soprattutto sulle regioni del nord-Italia.
Articolo di: Stefano Albanese
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