Come potrebbe evolvere il mese di Giugno? La nostra analisi.

Siamo ormai giunti quasi al giro di boa per quanto riguarda il mese di Giugno e possiamo tranquillamente affermare che l’estate sia partita in maniera abbastanza netta ma sicuramente senza eccessi per quanto riguarda la Sicilia.
Ciò nonostante sul Vecchio Continente le cose stanno andando in maniera assai diversa; la bella stagione sta mostrando infatti una veemenza che ricorda, seppur con alcune differenze, l’estate del 2003 dove gran parte dell’Europa si ritrovò sotto un vero e proprio assedio anticiclonico che ebbe inizio addirittura dal mese di Aprile.

Giugno 2017: anomalie termiche al suolo

Giugno 2017: anomalie termiche al suolo

Dopo una prima parte di Giugno caratterizzata da un clima termicamente quasi estivo e con qualche occasione piovosa (dovuta per lo più a termoconvezione), la seconda parte del mese sembra volere prendere una piega molto calda e secca sull’Italia centro-settentrionale (saranno solo possibili locali fenomeni pomeridiani sull’appennino e le Alpi) subendo in maniera più diretta l’influenza di un vasto campo di alta pressione di matrice sub-tropicale.

Il centro sud e la Sicilia verranno “graziati” trovandosi sul bordo orientale dell’anticiclone. Cosa intendiamo per graziati? Le temperature a quota 850 hPa si manterranno dal 15 al 17 su valori superiori alle medie stagionali di circa 3 gradi, successivamente l’ingresso del Maestrale, veicolato dalla discesa di una goccia fredda che avrà come destinazione il Mar Nero, farà rientrare rapidamente le temperature su valori prossimi o poco sotto la norma (con possibile qualche spunto instabile) per alcuni giorni.

Giugno 2017: anomalie a livello pluviometrico

Giugno 2017: anomalie a livello pluviometrico

Con l’ingresso della terza decade di Giugno avremo uno scenario molto simile, con un vasto anticiclone che ancora una volta metterà radici sull’Europa centro-occidentale proponendo un parziale coinvolgimento di tutto il sud-Italia che vivrà comunque condizioni di sostanziale bel tempo.
Solo una possibile fase depressionaria ad ovest della Spagna potrebbe spingere verso la fine del mese l’alta pressione sub-tropicale fin sulla Sicilia con conseguente ondata di calore. Tale situazione richiederà ovviamente ulteriori approfondimenti.

Alla luce di tutto ciò una domanda a questo punto sorge spontanea: come mai l’alta pressione nord-africana risulta così invadente e come mai sembra prediligere in questa fase la Penisola iberica e l’ovest Europa?

itcz (1)

Principale responsabile è la posizione anomala dell’ITCZ (InterTropical Convergence Zone) o Zona di Convergenza Intertropicale. Esso rappresenta il punto di convergenza degli Alisei, una zona dove è presente un’ampia area di instabilità foriera di piogge e temporali.
Come ci mostra la carta, tale area risulta posizionata decisamente più a nord rispetto alla norma, specie sul suo bordo occidentale. Ne deriva una maggiore spinta verso nord delle principali figure anticicloniche sub-tropicali in questo caso prediligendo appunto l’ovest Europa.

Finchè tale anomalia non tenderà a quanto meno a ridimensionarsi saranno sempre più probabili incursioni anticicloniche in sede Europea (specie in area iberica e sul nord-Italia) con ondate di calore che potranno risultare particolarmente intense e frequenti esasperando ulteriormente un periodo siccitoso, in alcuni casi davvero preoccupante, che ormai si protrae dal mese di Aprile.

 

Articolo di: Stefano Albanese

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